FASHION LAW

• Tutela del made in Italy

• Assistenza e consulenza nella gestione della supply chain

• Contraffazione, imitazione, alterazione

• Registrazione di marchi

• Contratti con fornitori, distributori, buyers, licenziatari

• Contratti a distanza

• Social commerce

• Rapporti con influencers, creators e partners

• Sponsorizzazioni e promozioni

• Protezione della brand identity e brand reputation

• Supporto nella gestione di eventi e sfilate di moda

L’area di Fashion Law comprende una vasta serie di servizi che si adattano al mondo della moda e dell’artigianato, pur proveniendo da diversi ambiti di applicazione.

Un ruolo fondamentale è quello degli IP rights, ossia i diritti concernenti la proprietà industriale ed intellettuale (quindi marchi, design, copyright, etc). Ogni attività necessita che il suo marchio e la sua identità vengano protetti da usurpazioni e contraffazioni provenienti dalla concorrenza, per questo è fondamentale verificare di possedere tutti i requisiti necessari per potersi tutelare e premunirsi in caso di violazioni dei propri diritti. 

In particolare, risulta davvero importante proteggere il concetto e l’immagine data dal made in Italy e dal cd. modello Dolce Vita, riconosciuto in tutto il mondo, contribuendo a formare la brand reputation e a tutelarne il messaggio davanti ai consumatori. 

In questo vasto ambito si inserisce l’attività specifica di antifrode e lotta alla contraffazione. Si pensi che, solo in Italia, dal 2008 al 2019 sono stati sequestrati beni contraffatti per un totale di circa 5,80 miliardi di Euro.
Tra i tanti strumenti che possono essere utilizzati vi sono quelli preventivi, come la registrazione del marchio o del design (a livello italiano, europeo o internazionale), e quelli successivi, come l’attuazione di strumenti di vigilanza, l’opposizione alla registrazione di marchi altrui, l’esercizio di azioni cautelari, di contraffazione o di nullità. 

Si ricordi che un marchio viene tutelato anche quando lo stesso non viene registrato, ma la tutela avrà più limitazioni. 

Un’altra area molto importante nel settore moda riguarda i contratti ed i rapporti con fornitori, distributori, buyers, licenziatari, etc. Nell’ottica di un business efficiente è necessario che tutti i settori e i dipartimenti di una azienda, dalla più piccola alla multinazionale, collaborino e disciplinino le loro dinamiche interne ed esterne.
In questo senso è fondamentale determinare nel dettaglio le obbligazioni a carico di ciascuna delle parti contrattuali, eventuali termini e condizioni, nonché la disciplina dei contratti a distanza o effettuati fuori dai locali commerciali (per es. un contratto stipulato con i fornitori di luci o impianti audio in occasione di una sfilata o contratti con aziende che si occupano del packaging dei prodotti che poi verranno messi in commercio).
La collaborazione riguarda anche i rapporti con i lavoratori interni all’azienda e la qualità delle modalità di lavoro.
In un’ottica digital ed in continua evoluzione è importante anche qualificare i rapporti con influencers e creators, quindi gli standard e i criteri relativi alla pubblicità, alle sponsorizzazioni e alle promozioni (per es. il tipo e i mezzi di pubblicità che l’influencer dovrà utilizzare o le limitazioni nell’utilizzo dei prodotti gifted o loaned). Si può ormai considerare inscindibile il rapporto tra moda e marketing, nell’ottica di un business ad ampio spettro e con l’intervento di diversi professionisti.

Nel settore marketing e comunicazione si inserisce anche la sostenibilità che, pur necessitando di conoscenze particolarmente tecniche e scientifiche, deve essere disciplinata, regolata e gestita a livello legale, al fine di evitare di incorrere nel rischio del cd. greenwashing. 

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